Al posto delle scarpette da ballo i pattini a lama, al posto del tappeto da danza la superficie ghiacciata: il balletto classico sul ghiaccio sta conquistando i più importanti palcoscenici del mondo.
Diverte, stupisce, incuriosisce e offre al pubblico la possibilità di accostarsi ai celebri titoli di repertorio classico, rivisitati e corretti. In Italia arriva in esclusiva nazionale, per la prima volta ospitato all’interno della programmazione di un Teatro dell’Opera, al Carlo Felice di Genova, da venerdì 1 febbraio fino al 5 febbraio.
E così il palcoscenico che fino a pochi giorni fa ospitava il Macbeth di Verdi si trasforma in una pista ghiacciata sulla quale compiono le loro evoluzioni gli artisti del Balletto sul Ghiaccio di San Pietroburgo impegnati nella ripresa del “Lago dei Cigni” di Ciaikovskij-Petipa.
L’inusuale adattamento, pensato per una compagnia di pattinatori-ballerini, anzi, per campioni di pattinaggio artistico trasformati in ballerini classici grazie al lavoro del coreografo Konstantin Rassadin, vede in scena una trentina di elementi in gran parte provenienti dal mondo agonistico del pattinaggio ma “lavorati” per rappresentare i titoli più celebri del repertorio classico, preservando per quanto possibile fedeltà alla coreografia originale.
Coadiuvato dal direttore generale Mikhail Kaminov, già campione dell’ex Unione Sovietica di pattinaggio artistico, Rassadin ha adattato alla superficie ghiacciata e alla tecnica del pattinaggio, molto più dinamica e veloce, partiture coreografiche raffinate come quelle di Petipa, trasformando nel tempo gli agonisti in pattinatori classici.
Tra i ballerini in scena, anche i campioni olimpici Ljudmila Belousova e Oleg Protopopov: ma questo non deve far pensare ad uno “show on ice”: “tutt’altro - spiega il coreografo – le nostre produzioni sono veri e propri balletti teatrali che rispettano i canoni estetici della danza classica”.
E certo a Rassadin non mancano esperienze artistiche significative: Artista Emerito della Russia, diplomato alla celebre Accademia Vaganova di San Pietroburgo, per oltre vent’anni solista del Balletto Kirov, ha danzato con Rudolf Nureyev e Mikael Baryskinov, con Natalia Makarova e Natalia Dudinskaya, per citare alcuni nomi di portata storica; come coreografo ha lavorato persino con Yuri Grigorovich.
Nel 1980 ha deciso di portare il suo bagaglio artistico in dote al Balletto Statale sul Ghiaccio di San Pietroburgo, ricostruendo i grandi classici di repertorio, dalla triade Ciakovskij.Petipa - Lago dei Cigni, Bella Addormentata e Schiaccionoci, ai due capovalori del ‘900 Cenerentola e Romeo e Giulietta di Prokofiev.
La versione presentata a Genova, in due atti e quattro quadri, accompagnata dall’Orchestra del Carlo Felice diretta da Arkady Shteynlucht, rappresenta un adattamento della coreografia tradizionale di scuola e gusto pietroburghesi.
Oltre ai suggestivi effetti visivi creati dai giochi di luce, scorrevolezza e brillantezza, che restituiscono al pubblico un effetto tutto particolare, si rivela interessante, se pur nell'accessibilità di un titolo pensato per il ghiaccio, l’esecuzione in base ad una tecnica diversa che permette maggiore velocità. Insomma, chi si aspetta di vedere il passo a quattro dei cignetti, il grand pas de deux, la variazione del cigno nero, l’ensemble dei cigni sfilare elegantemente sull’acqua lo avrà, a patto di accostarsi con la consapevolezza che si tratta di un genere diverso.